“Nel nostro Paese siamo ancora lontani da una cultura della disabilità che sia inclusiva in tutti gli ambiti della vita, ed è la società stessa che ci rende disabili, non lo siamo noi. Tutto può essere normale e mi auspico un giorno che ovunque, nelle case, negli edifici, per le strade, in tv e sui giornali, siano già inclusi e previsti gli ausili e gli accorgimenti che garantiscono la piena fruibilità e accessibilità anche alle persone con disabilità fisiche e sensoriali.
Nessuno, oggi, nel nostro Paese, entrando in una casa, si chiede se c’è l’acqua o la corrente elettrica, lo diamo tutti per scontato. Vorrei che questo avvenisse anche per le rampe di accesso agli edifici, per i segnali sonori agli attraversamenti per strada e per la lingua dei segni nei programmi tv, così da diventare una cosa del tutto normale”.
Il 3 Dicembre ricorre la Giornata internazionale delle persone con disabilità. Proclamata dall’ONU per promuovere i diritti, il benessere e l’inclusione dei disabili e scoraggiare ogni forma di violenza e discriminazione.
Tema del 2018 è l’empowerment delle persone con disabilità per uno sviluppo inclusivo, equo e sostenibile come parte dell’ Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
Empowerment, letteralmente tradotto in potenziamento. É la conquista della consapevolezza di sé e del controllo sulle proprie scelte, decisioni e azioni, sia nell’ambito delle relazioni personali sia in quello della vita politica e sociale.
Questo il principio su cui si basa la Giornata internazionale delle persone con disabilità, come anche l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
Uno degli obiettivi è il rafforzamento dei servizi sanitari nazionali e il miglioramento di tutte le strutture che permettano un effettivo accesso ai servizi.
Ambisce ad eliminare la discriminazione verso le persone con disabilità. Esse risentono maggiormente delle carenze sanitarie, hanno minore accesso all’istruzione, minori opportunità economiche e tassi di povertà più alti rispetto alle persone senza disabilità. Ciò è in gran parte dovuto all’inadeguatezza dei servizi, alle limitazioni nell’accesso alle tecnologie d’informazione, alla giustizia e ai trasporti.
Altro dato sconfortante, le persone con disabilità sono molto più a rischio di violenza, sia i bambini, sia gli adulti ed in particolare le donne. Per approfondire, leggi l’articolo sulla Violenza sulle donne con disabilità: un fenomeno nell’ombra.
Il tema dell’inclusione sta particolarmente a cuore a noi di PINGO, che crediamo e ci impegniamo da sempre nell’ inserimento lavorativo e sociale di quei soggetti definiti svantaggiati, in particolare delle persone con disabilità, che normalmente restano esclusi dal mondo del lavoro e dalla società in generale.
Su questo si basa parte della nostra mission, INCLUSIONE SOCIALE E LAVORATIVA, garantendo PARI OPPORTUNITÀ nella possibilità di esprimere le potenzialità di ogni individuo.
Il 13 dicembre 2006, dopo decenni di lavoro delle Nazioni Unite nel campo della disabilità, è stata approvata la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità. Entrata in vigore nel Maggio 2008, in Italia è stata ratificata e resa esecutiva con la legge n°18, il 3 marzo 2009. Con la stessa legge è stato istituito l’ Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità, presieduto dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali. Ha funzioni consultive e di supporto tecnico-scientifico per l’elaborazione delle politiche nazionali in materia di disabilità.
Tramite i suoi cinquanta articoli, la Convenzione indica la strada che bisogna percorrere per garantire i diritti di uguaglianza e d’inclusione sociale di tutti i cittadini con disabilità. Evidenzia anche la necessità di garantire loro la piena ed effettiva partecipazione alla sfera politica, sociale, economica e culturale della società.
“Le persone con disabilità includono quanti hanno minorazioni fisiche, mentali, intellettuali o sensoriali a lungo termine che in interazione con varie barriere possono impedire la loro piena ed effettiva partecipazione nella società su una base di eguaglianza con gli altri.”
I principi generali della Convenzione vengono elencati nell’ Articolo 3:
Numerosi sono gli eventi in programma in Italia, elencarli tutti è impossibile.