BABA JAGA FEST
Storie e disegni dall’Europa Orientale
8-10 aprile 2022 | Industrie Fluviali | Roma
BABA JAGA EXTRA
14 marzo-30 aprile 2022 | Biblioteche di Roma, Cosmo | Roma
Con Eliana Albertini (Italia), Betterpress, Alex Bodea (Romania), Daria Bogdanska (Polonia), Andrea De Franco (Italia), ELSE Edizioni, Maurizio Lacavalla (Italia), Olga Lavrenteva (Russia), kuš! (Lettonia), Akvile Magicdust (Lithuania), Gvidas Pakarklis (Lithuania), Mark Antonius Puhkan (Estonia), Pauls Rietums (Latvia), Jana Ribkina (Latvia), Aleksandar Zograf (Serbia).
Dall’8 al 10 aprile 2022, Pingo, Industrie Fluviali e Lostudiodorme presentano BABA JAGA FEST, Storie e disegni dall’Europa Orientale, un festival dedicato al fumetto dell’Est Europa e al rapporto artistico e culturale che lo lega all’Italia, che vede la direzione artistica di Alessio Trabacchini e Serena Dovì.
Il progetto è vincitore dell’avviso pubblico “Promozione Fumetto 2021”, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
BABA JAGA FEST, Storie e disegni dall’Europa Orientale è un viaggio tra fumetto e illustrazione con ospiti italiani e internazionali: mostre, workshop, incontri e performance raccontano i percorsi artistici e i cambiamenti sociali che attraversano il continente dal Mediterraneo agli Urali.
Il festival prende il nome dalla Baba Jaga, figura che popola le leggende slave da secoli. Dietro la vecchia strega, ora crudele, ora benefica, si nasconde la dea delle foreste, presenza costante nelle fiabe e nel folklore di tutta l’Europa orientale. Oltre al nome, è la dimora della Baba Jaga che caratterizza l’immagine del festival: una piccola capanna nel fitto del bosco che poggia su lunghe zampe di gallina. La casa della Baba Jaga ci invita a viaggiare fra oriente e occidente, per esplorare la moltitudine di idee, storie e immagini, nascoste da una cortina di stereotipi. Scoprire questa pluralità significa lasciar svanire le barriere, sostituire confini immaginari con immaginari universi narrativi. Con gli stessi obiettivi, tanto più impellenti in questo delicato momento della storia, il BABA JAGA FEST ospita artisti e artiste italiane che guardano a est, aprendo nuovi canali di scambio.
Roma, città crocevia di culture, accoglie una forte comunità di europei dell’est, insieme alla quale si vuole lavorare per destrutturare vecchi luoghi comuni e trovare nuove connessioni, necessarie soprattutto in questo periodo.
Quello che succede in Ucraina atterrisce, addolora, preoccupa. Svilisce gli sforzi che l’Europa compie da decenni per cancellare la guerra e la sua insensatezza dalle nostre esistenze. Sappiamo che l’isolamento, la chiusura, la diffidenza fra popoli è benzina nel motore di qualsiasi conflitto.
Vogliamo che BABA JAGA FEST sia un’occasione di confronto e apertura. Un momento di condivisione di idee e talento, di storie e disegni, attraverso cui rafforzare la conoscenza di ciò che accade a est dei nostri confini. A maggior ragione adesso in cui la forza del dialogo è stata messa in discussione dalla paura e dall’aggressività.
Cuore del festival sono le mostre che prendono il via l’8 aprile dalle 18:00 presso le Industrie Fluviali, e che saranno visitabili fino al 15 aprile. Due personali vedranno in mostra opere inedite di artisti italiani, ispirati da esperienze diverse con paesi est europei. A queste si aggiunge una collettiva curata dalla casa editrice lettone kuš!.
Eliana Albertini, fra le più interessanti disegnatrici italiane, vincitrice del premio Nuove Strade al Napoli Comicon con Malibu (Becco Giallo) e autrice del recente Anche Le Cose Hanno Bisogno per Rizzoli Lizard, è a BABA JAGA FEST con una mostra dal titolo Hotel Jugoslavia, un viaggio surreale nei luoghi perduti della Ex Jugoslavia.
In Le ricostruzioni del padre partito, Maurizio Lacavalla, pittore, autore del graphic novel Due Attese e illustratore del raffinato Alfabeto Simenon (Edizioni BD), utilizzando diverse tecniche artistiche, racconta la migrazione del padre dall’Italia alla Bulgaria.
Baltics Gone Wild, offre una panoramica sui giovani artisti di Lettonia, Estonia e Lituania, attraverso una selezione di autori baltici, Akvile Magicdust, Gvidas Pakarklis, Mark Antonius Puhkan, Jana Ribkina, Pauls Rietums, confermando l’importanza di una scena che negli ultimi anni si è rivelata straordinariamente vitale.
L’esposizione è a cura di David Schilter, fondatore di kuš!, la casa editrice lettone punto di riferimento per il fumetto indipendente contemporaneo che dal 2007 produce, ogni anno, decine di albi illustrati dedicati ad autori provenienti da tutto il mondo, Italia compresa, con l’obiettivo di diffondere l’arte del fumetto in un paese che, prima del suo avvento, ne era quasi digiuno.
Protagonista della serata inaugurale di venerdì 8 aprile, è Aleksandar Zograf, il più importante fumettista serbo contemporaneo, che alle 21:00 presenta in dialogo con il regista Djordje Markovic e il giornalista Gabriele Santoro il suo The final adventure of Kaktus Kid, docufilm d’animazione, che indaga la figura di Veljko Kockar, artista serbo condannato a morte dopo la liberazione di Belgrado nel 1944. Alla presentazione segue la proiezione del film: il documentario con inserti cartoon ricostruisce il viaggio di Aleksandar Zograf alla ricerca dell’autore semi sconosciuto del fumetto Kaktus Kid. Zograf scoprirà che Kockar, fucilato alla fine della Seconda guerra mondiale, è stato al centro della straordinariamente vitale scena fumettistica balcanica degli anni Trenta.
Chiude la serata il dj set Blast from the east di Andrea de Franco, artista che si divide fra arti visive e sonore, creando punti di contatto tra disegni, narrazioni (la sua più recente pubblicazione è Ultima Goccia per Eris Edizioni) e suoni.
BABA JAGA FEST riprende dalle 10:00 con una serie di workshop e incontri.
Il primo è Fuori Registro, un laboratorio di serigrafia a cura di ELSE Edizioni, volto a realizzare un libro collettivo illustrato, stampato e rilegato dai partecipanti.
Si prosegue poi con Fact Finding, di Alex Bodea, artista il cui lavoro è basato sulla contaminazione tra arte figurativa, reportage e fumetto, che ha pubblicato le sue storie brevi su testate come The Guardian e Tagesspiegel.
Nel workshop l’artista propone l’insegnamento di un metodo visivo, chiamato fact-finding, che fonde insieme disegno di reportage, ricerca sul campo e suggestioni poetiche.
Dalle 16:00 Eliana Albertini e Maurizio Lacavalla sono i protagonisti dell’incontro Dispacci dai Balcani con Serena Dovì e Alessio Trabacchini.
In seguito alle 17:00 lo scrittore Davide Orecchio incontra l’artista Olga Lavrenteva in collegamento da San Pietroburgo per raccontare il suo libro Survilo. La ragazza di Leningrado, come anticipazione dell’uscita in Italia della sua ultima opera, Survilo (Coconino 2022) – un racconto visivo, testimonianza della storia della nonna dell’artista durante l’Assedio di Leningrado – grazie alla quale si è aggiudicata, in Francia, il prestigioso Prix Artémisia.
Domenica 10 aprile, giornata di chiusura del festival.
Dalle 16:00 l’appuntamento è con Una storia di moderna schiavitù, incontro tra l’artista Daria Bogdanska e la giornalista Annalisa Camilli.
Si prosegue con un focus sul metodo del fact-finding: alle 17:00 attraverso l’incontro The fact finder con Alex Bodea e Alice Milani accompagnate da Alessio Trabacchini.
Alle 18:00 termina con il visual reading di Alex Bodea dal titolo The fact finder cinematic reading.
Tutte le artiste e gli artisti che partecipano a BABA JAGA FEST contribuiscono, con tantissime storie e tavole inedite, a un volume omonimo: un catalogo che condensa in più di 100 pagine il medesimo panorama artistico descritto dal festival.
Una pubblicazione che supera, così, la definizione di catalogo per divenire una vera e propria raccolta di fumetti, in gran parte realizzati appositamente o ancora inediti in Italia. Uno sguardo antologico impreziosito dalle interviste alle autrici e agli autori, che si soffermano sulla scena artistica dei rispettivi paesi, analizzando i contesti storici e sociali all’interno dei quali il fumetto est europeo ha avuto origine.
Le attività laboratoriali per bambini e adulti sono una componente fondamentale, all’interno del programma BABA JAGA EXTRA (14 marzo – 30 aprile) al fine di amplificare il coinvolgimento del pubblico e avvicinarlo al fumetto come azione creativa.
Presso le Industrie Fluviali si terrà Storie Sottosopra, a cura della fumettista bulgara Kalina Muhova: una guida per bambini alla realizzazione di un vero e proprio fumetto partendo dalle storie della graphic novel Diana Sottosopra; e Che Typo Sei?, laboratorio a cura di Betterpress, avvicinerà bambine e bambini alla pratica della stampa tipografica artigianale. Presso Biblioteche di Roma si terranno Come Fare una Fanzine, a cura di Andrea de Franco, finalizzato alla realizzazione di una fanzine a fumetti, e Basta una Parola, a cura della fumettista bulgara Kalina Muhova.
Dal 21 al 30 aprile BABA JAGA si sposta da Cosmo – Piazza di Sant’Apollonia 13 – , con la mostra Balkans XX, una serie di lavori inediti di Kalina Muhova e Aleksandar Zograf che si aggiungono ai racconti dai Balcani realizzati da Eliana Albertini e Maurizio Lacavalla. Negli spazi di Cosmo, questi progetti si trasformano in vere e proprie installazioni, che conducono il pubblico in un viaggio dalla Serbia alla Bulgaria, dalla fine del XX secolo a oggi.