Paura e rabbia, nazionalismo e razzismo al Salone dell’editoria sociale.

Immagine simbolo della decima edizione

Si è conclusa da poco la decima edizione del Salone dell’editoria sociale, tenutasi a Porta Futuro a Roma, dal 2 al 4 novembre.

Dedicata ad Alessandro Leogrande, scrittore, filosofo e giornalista d’inchiesta, scomparso a novembre 2017 a soli 40 anni.

Il padre, nella nota che annunciava la sua prematura dipartita, di lui scrisse:

come giornalista e scrittore, si è impegnato in difesa degli ultimi e dei ferocemente sfruttati nei più diversi contesti: nell’ambito del caporalato, degli immigrati, dei desaparecidos in Argentina, ed ovunque ci sia stato un sopruso.

Stefano Leogrande

I temi trattati

In questa edizione è stata proposta una riflessione e un confronto sui “tempi difficili” che stiamo attraversando.

«Un contributo per cercare di orientarci, oggi, in una fase opaca e turbinosa della nostra storia. E nello stesso tempo per costruire una prospettiva diversa, più giusta e accettabile, per la nostra società di domani.» Così Goffredo Fofi e Giulio Marcon, ideatori del Salone, hanno presentato l’ultima edizione, “OGGI E DOMANI”.

«Oggi paura e rabbia, nazionalismo e razzismo conquistano sempre più vaste fasce di opinione pubblica che si chiude in sé stessa, contaminano una società corrosa dall’individualismo e dal rancore. Non solo la democrazia vive un momento di grande difficoltà, ma viene anche meno l’efficacia di molti di quegli anticorpi – il “sociale” con le sue organizzazioni, la cultura con le sue produzioni – che un tempo agivano da argine.

E domani? Contro ogni fatalismo, contro ogni rassegnazione, per domani bisogna ricostruire al più presto un punto di vista critico su ciò che succede intorno a noi e individuare le strade di un capovolgimento dell’attuale ordine delle cose. Non solo parlandone, riflettendo e discutendo, ma anche impegnandosi concretamente: con le “opere” e con la testimonianza individuale e collettiva, con la disobbedienza civile, con la coerenza tra mezzi e fini

Questo è il filo conduttore degli oltre trenta appuntamenti che si sono susseguiti in questa tre giorni  di cultura.

I promotori dell’iniziativa sono:

Edizioni dell’asino, la rivista Gli Asini, le associazioni Lunaria e Gli Asini in collaborazione con Redattore sociale e Comunità di Capodarco.